LA NOSTRA MISSION vuole essere un’organizzazione sicura per le bambine, i bambini e gli adolescenti.

Le nostre finalità sono connesse a dare determinati benefici psicologici a sostegno di un impegno educativo rivolto a soggetti in difficoltà di integrazione sociale o con problemi di salute che vanno nella direzione del miglioramento delle condizioni di salute della popolazione, alla cura di sé, del proprio corpo e della propria salute, aspetti riguardanti l’alimentazione e la cura dell’igiene personale.

La pratica sportiva che organizziamo con i corsi e i laboratori e seminari sono connessi a dare determinati benefici psicologici.

L’effetto terapeutico dello sport sulla sfera psichica sembra evidente, esso è fondamentale per uno sviluppo armonico della personalità, è strumento di educazione, di socializzazione, di equilibrio e di terapia, è fondamentale nello sviluppo e nella crescita dell’individuo ed è di notevole aiuto nei casi di nevrosi e, spesso, di psicosi.

L’attività sportiva che insegniamo può dunque definirsi “psicoterapeutico-simile”, perché favorisce l’emancipazione dell’Io, la sua naturale espressione, e un sano ridimensionamento della realtà.


Uno delle finalità dei corsi e i laboratori tramite le Arti marziali è quello di aiuterà i partecipanti a controllare impeto e violenza e a non indulgere al bullismo.

Altro aspetto che viene esaltato dai percorsi educativi è l’attenzione alla cura di sé, del proprio corpo e della propria salute, inclusi gli aspetti riguardanti l’alimentazione e la cura dell’igiene personale. La pedagogia delle Arti Marziali è una pedagogia dell’umiltà e del rispetto che ha lo scopo di insegnare a ciascuno il senso del limite, che è anche il senso del gruppo e del proprio posto nel gruppo.

I seminari di Arti Marziali organizzati, hanno la finalità di coinvolgere le persone offrendo una serie di benefici, tra cui imparare ad essere disciplinati, promuovere il rispetto per sé stessi e per gli altri, controllo della propria mente e corpo. Poi ci sono i benefici mentali, tramite l’allenamento della mente, migliorando la concentrazione, la gestione dello stress e la fiducia in sé stessi.

Sempre a livello mentale si sviluppa la capacità di focalizzare l’attenzione contemporaneamente su corpo, respiro e mente che aiuta ad aumentare la consapevolezza dei processi fisici e psichici.
Al di là dei benefici fisici e mentali, i nostri Corsi, seminari e Laboratori di sport offrono un percorso per lo sviluppo personale. Richiedono impegno, dedizione e costanza, insegnando l’importanza della disciplina e del lavoro di squadra.


L’ASD ha specificatamente affrontato il tema dell’adozione di modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e di codici di condotta a tutela dei/delle minorenni, dal 2003. Grazie alla collaborazione con diversi Enti di promozione Sportiva e Save the Children l’ASD ha adottato dal 2012 una sua Policy per la tutela dei minorenni nello sport seguendo un percorso per la protezione dell’infanzia e dell’adolescenza e nella promozione dei diritti dei bambini.

L’ASD sensibilizza tutta la rete associativa sui temi dell'abuso e della violenza dal 2017, quando ha inserito la Policy tra i temi delle Unità Didattiche di Base, obbligatorie per tutti i percorsi formativi associativi.

 

Tra gli obbiettivi dell'A.S.D. Il Drago e la Tigre ci sono pure:

·       Completare e qualificare l’offerta sportiva in ambito locale;

·       Avvicinare il mondo dello sport a quello scolastico;

·       Socializzazione e sviluppo dell'aspetto ludico dello sport;

·       La società tiene conto, anche se non dispone di competenze dirette in questo settore, delle funzioni sociali, educative e culturali dello sport, che ne costituiscono la specificità, al fine di rispettare e di promuovere l’etica e la solidarietà necessarie a preservarne il ruolo sociale”;

·       cercare tramite le arti marziali di dare un'istruzione, integrazione sociale e culturale;

·       promuove, conformemente alle regole nazionali ed europee applicabili, lo scambio di informazioni operative e competenze ed esperienze pratiche tra le forze dell’ordine e le organizzazioni sportive in materia di prevenzione degli episodi di violenza e di razzismo;

·       analizza i possibili strumenti giuridici nuovi e altri standard paneuropei volti a prevenire i disordini in occasione delle manifestazioni sportive;

·       promuove un approccio multidisciplinare per impedire i comportamenti antisociali, con un’attenzione particolare per azioni socio-educativi;

·       rafforza la cooperazione regolare e strutturata tra le forze dell’ordine, le organizzazioni dello sport e le altre parti interessate;

·       ha partecipato e utilizzato i seguenti programmi per contribuire a prevenire e combattere la violenza e il razzismo nello sport: Gioventù in azione, Europa dei cittadini, Diritti fondamentali e cittadinanza e Prevenzione e lotta contro la criminalità.

 

1. Migliorare la salute pubblica attraverso l’attività fisica

Tramite lo sport si può contribuire ai problemi di salute legati all’alimentazione, al sovrappeso e all’obesità. Come raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), un minimo di 30 minuti di attività fisica moderata al giorno per gli adulti e di 60 minuti per i bambini da dei vantaggi alla salute, attirando contestualmente l’attenzione della gente dando un’immagine positiva. Tramite il Taekwondo cerchiamo di contribuire al raggiungimento di quest’obiettivo attuando strategie coerenti volte a ridurre il sovrappeso, l’obesità e gli altri rischi per la salute. La società promuovere il concetto di vita attiva tramite l'insegnamento delle arti marziali che pratichiamo.

La nostra associazione fa dell’attività fisica a vantaggio della salute cooperando con altre associazione sportive, centri di medicina dello sport, scuole, genitori e altri soggetti a livello locale.

 

2. Abbiamo aderito a rafforzare il ruolo dello sport nel campo dell’istruzione e della formazione

Grazie al suo ruolo nell’istruzione formale e non formale, lo sport rafforza il capitale umano dell’Europa. I valori veicolati dallo sport aiutano a sviluppare la conoscenza, la motivazione, le qualifiche e la disponibilità a compiere sforzi personali;  

il tempo trascorso praticando attività sportive a scuola e all’università produce benefici sanitari ed educativi che promuoviamo.

Sulla base dell’esperienza acquisita dal 1991 ad oggi con l’attività fisica abbiamo incoraggiato attraverso diverse iniziative nel campo dell’istruzione e della formazione, compreso lo sviluppo di competenze sociali e civiche l’apprendimento permanente e un'elevata mobilità professionale degli sportivi.

 

Tramite lo sport cerchiamo di inserire dei professionisti nel mercato del lavoro alla fine delle loro carriere sportive, preparando i giovani sportivi a una “duplice carriera” tutelando i loro interessi morali, educativi e professionali.

Abbiamo sempre investito e promosso la formazione dei giovani sportivi come elemento fondamentale per uno sviluppo sostenibile a tutti i livelli e soprattutto aperti a tutti non ammettendo discriminazioni basate sulla nazionalità tra i cittadini dell’UE.

 

3. Promuovere il volontariato e la cittadinanza attiva attraverso lo sport

Tramite le arti marziali si crea una squadra, con principi come la correttezza, l’osservanza delle regole del gioco, il rispetto degli altri la solidarietà e la disciplina. La nostra organizzazione dello sport a livello amatoriale e agonistico, fornisce molte occasioni di istruzione formale e non formale, che sono riconosciute dal Coni ma allo stesso tempo vanno potenziate. Lo sport inoltre offre ai giovani possibilità interessanti di impegno e partecipazione alla società, e può aiutarli a rimanere lontani dal crimine. Sia il Taekwondo che l'Hapkido si fa sempre più in modo collettivo piuttosto che individuale.

 

4. Utilizzare il potenziale dello sport per l’inclusione sociale, l’integrazione e le pari

opportunità

Lo sport contribuisce in modo significativo alla coesione economica e sociale e a una società

più integrata. Tutti i componenti della società dovrebbero avere accesso allo sport: occorre pertanto tener conto delle esigenze specifiche e della situazione dei gruppi meno rappresentati, nonché del ruolo particolare che lo sport può avere per i giovani, le persone con disabilità e quanti provengono da contesti sfavoriti. Lo sport può anche facilitare l’integrazione nella società dei migranti e delle persone d’origine straniera, e sostenere il dialogo interculturale.

Lo sport promuove un senso comune di appartenenza e partecipazione e può quindi essere anche un importante strumento d’integrazione sia delle persone che vivono in quartieri e ambienti disagiati sia degli immigrati. Per questo, è importante mettere a disposizione spazi per lo sport e sostenere le attività relative allo sport, affinché immigrati e società di accoglienza possano interagire positivamente.

L'associazione quanto possibile sfrutta al meglio il potenziale dello sport come strumento per l’inclusione sociale nelle politiche, nelle azioni e nei programmi dell’Unione europea e degli Stati membri. Ciò vale anche per il contributo dello sport alla creazione di posti di lavoro e alla crescita e alla ripresa economica, in particolare nelle zone svantaggiate.

 

Le attività sportive senza scopo di lucro che contribuiscono alla coesione sociale e all’inserimento sociale delle categorie vulnerabili possono essere considerate servizi sociali d’interesse generale.

Il metodo aperto di coordinamento in materia di protezione e inclusione sociale continuerà ad annoverare lo sport fra i propri strumenti e indicatori, e gli studi, i seminari, le conferenze, le proposte di politiche e i piani d’azione terranno conto dell’accesso allo sport e/o dell’appartenenza alle strutture sociali dello sport in quanto elemento fondamentale di analisi dell’esclusione sociale.

L'associazione crede fortemente che con questo progetto e i propri programmi per l’apprendimento permanente, si possono sostenere azioni che promuovono l’inclusione sociale attraverso lo sport e combattono la discriminazione in tale settore. Inoltre, con le arti marziali ci avviciniamo e teniamo conto anche delle esigenze delle persone con disabilità. Adottiamo criteri specifici per garantire la parità d’accesso allo sport per tutti gli allievi, e in modo specifico per i bambini con disabilità.

Nel nostro quadro di marcia per la parità tra donne e uomini, l'A.S.D. Il Drago e la Tigre ha sempre incoraggiato e continuerà ad incoraggiare l’integrazione delle questioni di genere in tutte le sue attività relative allo sport, con un interesse specifico per l’accesso allo sport da parte delle donne che subiscono sempre più da parte degli uomini violenze sia psicologiche che fisiche, sia per donne immigrate e delle donne appartenenti a minoranze etniche, nonché per l’accesso delle donne alle posizioni decisionali nello sport e la copertura mediatica delle donne nello sport.

 

5. Rafforzare la prevenzione e la lotta contro il razzismo e la violenza

La violenza in occasione delle manifestazioni sportive, in particolare sui campi di calcio, rimane un problema preoccupante e multiforme. Il fenomeno si è spostato dagli stadi al loro esterno, comprese le aree urbane. L'A.S.D. Il Drago e la Tigre si impegna periodicamente a contribuire alla prevenzione dei disordini promuovendo e facilitando il dialogo con la popolazione, le organizzazioni sportive, le forze dell’ordine e altre parti interessate (come le organizzazioni dei tifosi e le autorità locali).

L'A.S.D. Il Drago e la Tigre incoraggia lo scambio di buone pratiche e di informazioni operative fra i servizi di polizia e/o le autorità sportive per quanto riguarda i tifosi pericolosi.

Occorre curarsi in modo particolare anche della formazione della polizia in materia di gestione delle folle e di contrasto al teppismo.

Lo sport interessa tutti i cittadini indipendentemente da genere, razza, età, disabilità, religione e convinzioni personali, orientamento sessuale e provenienza sociale o economica.

L'A.S.D. Il Drago e la Tigre ha condannato a più riprese tutte le manifestazioni di razzismo e di xenofobia, in quanto incompatibili coi valori dell’UE.

Per quanto riguarda gli atteggiamenti razzisti e xenofobi, l'A.S.D. Il Drago e la Tigre continuerà a promuovere il dialogo e lo scambio di buone pratiche nel quadro delle strutture di cooperazione esistenti, come la rete Calcio contro il razzismo in Europa (FARE).

 

6. Condividere i nostri valori con le altre parti del mondo

Lo sport può svolgere un ruolo per quanto riguarda vari aspetti delle relazioni esterne dell’UE:

può fare da elemento dei programmi di assistenza esterna, da fattore di dialogo coi paesi partner e da componente della diplomazia pubblica dell’UE.

Lo sport ha un considerevole potenziale di promozione, attraverso azioni concrete, di istruzione, salute, dialogo interculturale, sviluppo e pace.

1) L'A.S.D. Il Drago e la Tigre ha promosso negli anni l’utilizzo dello sport come strumento nella sua politica di sviluppo, e in particolare:

2) ha promosso lo sport e l’educazione fisica come elementi essenziali di un’istruzione di qualità e come mezzi per rendere più interessante la scuola e migliorare la frequenza degli allievi;

3) ha individuato le azioni utili a migliorare l’accesso delle ragazze e delle donne all’educazione fisica e allo sport, con l’obiettivo di aiutarle a sviluppare fiducia, migliorare l’integrazione sociale, superare i pregiudizi e promuovere stili di vita sani e l’accesso delle donne all’istruzione;

4) ha sostenuto campagne di sensibilizzazione e promozione della salute attraverso lo sport.

 

7. Promuovere lo sviluppo sostenibile

Le attività, gli impianti e le manifestazioni sportive hanno un impatto significativo sull’ambiente. È importante promuovere una gestione ecologicamente razionale, che risulti adeguata fra l’altro a gestire gli appalti verdi, le emissioni di gas a effetto serra, l’efficienza energetica, l’eliminazione dei rifiuti e il trattamento dell’acqua e dei suoli. Le organizzazioni sportive e gli iniziatori di eventi sportivi in Europa dovrebbero adottare obiettivi ambientali atti a rendere ecologicamente sostenibili le rispettive attività. Migliorando la propria credibilità sui problemi ambientali, le organizzazioni responsabili possono aspettarsi vantaggi specifici quando si candidano ad ospitare eventi sportivi, e vantaggi economici collegati a un uso più razionale delle risorse naturali.

 

9. Libera circolazione e nazionalità

L’organizzazione dello sport e delle gare su base nazionale fa parte dei dati storici e culturali dell’approccio europeo allo sport, e corrisponde alla volontà dei cittadini europei. In particolare, le squadre nazionali svolgono un ruolo essenziale non soltanto in termini identitari, ma anche perché garantiscono la solidarietà con lo sport di base, e dunque meritano di essere mantenute.

La discriminazione in base alla nazionalità è proibita dai trattati, che stabiliscono il diritto di tutti i cittadini dell’Unione di spostarsi e soggiornare liberamente sul territorio degli Stati membri.

 

I trattati inoltre hanno lo scopo di eliminare qualsiasi discriminazione basata sulla nazionalità tra i lavoratori degli Stati membri per quanto riguarda l’occupazione, la retribuzione e le altre condizioni di lavoro e d’impiego.

Gli stessi divieti si applicano alla discriminazione basata sulla nazionalità nella prestazione di servizi. Inoltre, l’adesione alle società sportive e la partecipazione alle gare sono fattori pertinenti di promozione dell’integrazione di tutti i residenti nella società del paese di accoglienza.

 

10. Tutela dei minori

Lo sfruttamento dei giovani è un fenomeno costante, e il problema più serio riguarda i bambini che non vengono selezionati per le gare e sono abbandonati in un paese straniero, e che così scivolano spesso in una posizione irregolare che ne favorisce l’ulteriore sfruttamento.

Sebbene nella maggior parte dei casi questo fenomeno non rientri nella definizione legale della tratta di esseri umani, si tratta comunque di un fenomeno inaccettabile alla luce dei valori fondamentali riconosciuti dall’UE e dai suoi Stati membri, oltre a essere contrario ai valori dello sport. Occorre quindi applicare con rigore le misure protettive per i minori non accompagnati inserite nelle leggi sull’immigrazione degli Stati membri, e si devono combattere gli abusi e le molestie sessuali sui minori nel mondo dello sport.

 

Famiglie

L'A.S.D. Il Drago e la Tigre è conscia dell’importanza e della centralità delle famiglie nella formazione dei ragazzi, inclusa la formazione sportiva. Per meglio affrontare questo delicato problema, verranno organizzati degli incontri con le famiglie con lo scopo di risolvere eventuali problemi e di migliorare i rapporti tra istruttori, ragazzi, genitori.

L'A.S.D. Il Drago e la Tigre per avvicinare e coinvolgere le famiglie ha organizzato corsi in contemporanea ai corsi dei ragazzi in modo da fare dello sport “un’attività famigliare”.

 

Tesseramento

Tutti i ragazzi verranno iscritti alle relative Federazioni - EPS, tesserati come appartenenti all’ASD IL DRAGO E LA TIGRE.

Ci impegneremo a seguire una linea di educazione seguendo come orientamento didattico quello indicato dal Coni rispetto la metodica di avviamento allo sport. Il Coach ha frequentato corsi di formazione e aggiornamento previsti sia dalle singole federazioni sportive sia dal Coni regionale, allo scopo di arricchire le proprie metodiche di insegnamento, nel rispetto della formazione psico-motoria degli allievi.