Il Taekwondo oggi

Il Taekwondo è quindi uno sport in continua evoluzione. Grazie alle sue innumerevoli qualità e grazie all’introduzione dei corpetti protettivi elettronici ed altre protezioni, quest’arte marziale è stata riconosciuta dal C.I.O. (Comitato Internazionale Olimpico), ed introdotta nel programma delle OLIMPIADI.
Il Taekwondo fa parte della F.I.TA., l’unica Federazone Italiana di Taekwondo riconosciuta dal C.O.N.I. ed è affiliata alla E.T.U. (European Taekwondo Union). E’ affiliata alla W.T.F. (World Taekwondo Federation), con sede a Seoul in Corea a sua volta già riconosciuta dal G.A.I.S.F. (General Association International Sports Federation) nel 1975 e, dal C.I.S.M. (Comitato Internazionale Sport Militari) nel 1976.
Altri Traguardi raggiunti da questa disciplina sono stati: il riconoscimento come sport universitario, la partecipazione ai giochi mondiali, la formazione dei gruppi sportivi: Polizia, Carabinieri e Forze Armate.
La W.T.F. è stata affiliata il 15 gennaio 1981 all’I.C.S.P.E. (Internazional Council of Sport and Phisical Education) con sede a Londra.

Il Taekwondo è ormai sport Olimpico da oltre 20 anni (da Sydney 2000) e in tutte le competizioni del circuito gare FITA – Federazione Italiana Taekwondo (regionali, interregionali e nazionali) viene applicato il regolamento istituito dalla WT – World Taekwondo, lo stesso che ritroviamo in tutte le competizioni Internazionali, comprese le Olimpiadi.


Il Taekwondo olimpionico privilegia dunque l'aspetto sportivo: il combattimento non è concepito come una lotta senza esclusione di colpi, ma come una gara basata su regole ben precise. I combattenti devono indossare tutte le protezioni necessarie (corpetto, caschetto, para-avambracci e para-tibie e conchiglia) e attenersi alle disposizioni dell'arbitro, che attribuirà i punti in base al regolamento ufficiale del taekwondo olimpionico. Ciò che rende caratteristico questo sport sono le spettacolari e molteplici tecniche di gamba, che possono colpire sia il corpetto che il viso, mentre i pugni, per regolamento, possono essere portati solo al torace, limitando i rischi di ko.

Come tutte le arti marziali l’attività principale del Taekwondo è il combattimento. I due atleti si affrontano su un campo di gara denominato Tatami, che è un quadrato con una superficie piana, senza sporgenze, e fatto di materiale antiscivolo. Il campo di gara è composto da una zona di combattimento di 8 metri x 8 metri, e da una fascia di sicurezza perimetrale, che devono essere di colori differenti.

Il combattimento funziona con il Best of 3 system, ovvero alla meglio di tre round. Alla fine di ogni round viene decretato un vincitore e non è previsto il pareggio. L'atleta che vince due round su tre si aggiudica l'incontro, motivo per cui un incontro può concludersi al secondo round.

L’atleta, per fare punti, deve colpire l’avversario sulla corazza con tecniche di calcio (2 punti, 4 se in rotazione) o di pugno  (1 punto), oppure in testa con sole tecniche di calcio  (3 punti, 5 se in rotazione). Il contatto è pieno e il KO è valido.


Affinché un punto sia valido deve soddisfare alcuni requisiti di potenza e precisione.


L’assegnazione dei punti è ormai elettronica, grazie al contatto tra i sensori dei parapiedi elettronici e delle protezioni  (corazza e caschetto) collegate ad un computer con tecnologia bluetooth. I punti aggiuntivi generati da un calcio in rotazione effettivamente andato a segno vengono assegnati dai giudici d’angolo con pulsantiere elettroniche collegate al medesimo computer. I punti vengono dunque visualizzati sempre in tempo reale  sullo schermo.